Il trekking al Campo Base dell’Everest è un’esperienza straordinaria e indimenticabile, il sogno nel cassetto di ogni escursionista, ma se non viene affrontato con la giusta attrezzatura rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo. Per non farti incappare in spiacevoli inconvenienti ho preparato questa lista con tutto quello che dovresti portare con te durante questo epico trekking in Nepal.

Prima di partire ho spulciato il web in lungo e in largo alla ricerca di consigli su quale potesse essere l’attrezzatura più indicata (magari anche senza spendere una follia) e i must da non dimenticare. Quando poi sono arrivata in Nepal ho scoperto personalmente quali erano le cose essenziali e quali no. Ti dico questo perché in un viaggio del genere non si può fare il ragionamento: “ma si, lo prendo, al massimo non lo uso” perché il peso dei bagagli deve essere attentamente calibrato. Se viaggerai insieme a un portatore (opzione caldamente consigliata, soprattutto quando l’altitudine inizierà a farsi sentire) solitamente la tua duffle bag non dovrà superare i 10-12 kg, se viaggi senza sherpa allora tutto il bagaglio sarà sulle tue spalle, e non occorre aggiungere altro.

Andiamo ora a vedere tutto quello che devi portare per il trekking al campo base dell’Everest!

(Tieni presente che durante il trekking io e mio marito abbiamo scelto di farci accompagnare da un guida e da un portatore, quindi i consigli che ti darò sul materiale sono ovviamente testati su questo tipo di esperienza).

Stupa a Dingboche sul percorso del trekking al Campo Base dell'Everest

Stupa a Dingboche sul percorso del trekking al Campo Base dell'Everest

Trekking al Campo Base dell'Everest in Nepal

Trekking al Campo Base dell'Everest in Nepal

Abbigliamento per il trekking al Campo Base dell'Everest

Prima di entrare nel dettaglio dei capi di abbigliamento necessari tieni presente che durante questo trekking farà freddo, molto freddo, soprattutto alla notte (a Gorakshep, a inizio novembre, le temperature raggiungono facilmente anche i -15°/-16° C). Di giorno, in particolar modo sotto i 4000 metri di quota e in una giornata di sole, le temperature sono invece gradevoli, tanto da poter restare in maglietta, ma spesso tira vento, quindi, occorre essere adeguatamente attrezzati: il trucco vincente è sempre quello di vestirsi a strati!

Ecco i fondamentali:

Scarponi da trekking ⇒ meglio se alti per proteggere la caviglia, impermeabili, possibilmente non troppo pesanti e soprattutto non nuovi (regola d’oro quando si va in montagna e si ha in programma un trekking di più giorni: le calzature devono essere già “rodate”). Io uso un paio di AKU AIR8000® e mi trovo benissimo. Le trovi qui.

Giacca a vento impermeabile o, in alternativa, piumino e guscio impermeabile ⇒ lo strato esterno è importantissimo e occorre sceglierlo con cura. Francesco ha optato per una giacca a vento impermeabile Mountain Light Triclimate della The North Face® a due strati: la giacca esterna in Goretex® impermeabile e quella interna imbottita in piumino, che possono essere indossate insieme o separatamente (in pratica 3 giubbotti in uno). Io invece ho utilizzato un piumino Patagonia® e un guscio esterno sempre Patagonia® che ho indossato nelle giornate più fredde e ventose e anche in caso di pioggia. Entrambi ci siamo trovati molto bene.

• Pantaloni da trekking ⇒ ti consiglio di portarne due paia (in caso uno dovesse bagnarsi): uno più pesante e uno più leggero (magari con la possibilità di staccare il sotto). Io sono piuttosto freddolosa e ho usato sempre il paio più pesante, non ho mai avuto caldo. Uso dei Montura® da anni e sono una garanzia assoluta!

Simo durante il trekking al Campo Base dell'Everest in Nepal

Simo durante il trekking al Campo Base dell'Everest in Nepal

• Copri pantaloni impermeabili ⇒ da mettere sopra i pantaloni da trekking, utili in caso di pioggia forte e da abbinare ad un guscio impermeabile. In alternativa si può optare per un poncho impermeabile, che però non offre mai il massimo del confort.

• Magliette tecniche a mezza manica ⇒ 2 pezzi, il materiale tecnico è da preferire al cotone perché asciuga molto più in fretta

• Maglia in lana merinos ⇒ 2 pezzi, piuttosto costose, ma a mio avviso l’acquisto migliore che io abbia fatto tra tutto il materiale da trekking (in alternativa 2 maglie tecniche a maniche lunghe). Tengono caldo ma non fanno sudare e rimanere asciutti è fondamentale, sono traspiranti, si asciugano in fretta. Io le ho portate in pratica continuamente (questo è il modello che ho usato ed è un prodotto davvero fantastico!)

• Gilet tecnico o in piumino ⇒ da mettere sulla maglietta o sulla maglia in lana merinos

• Calze ⇒ 4 paia sono più che sufficienti: 2 più leggere e 2 più calde, appositamente per il trekking (di cui una da utilizzare rigorosamente alla sera nei lodge)

• Maglioni in lana o pile ⇒ uno più leggero e uno pesante. Io ho utilizzato questo modello McKinley®, molto caldo ma leggero.

• Mutande ⇒ 4-5 paia sono sufficienti, non storcere il naso, ti accorgerai che ti cambierai ogni 2 o 3 giorni.

• Pantaloni in felpa ⇒ un paio da indossare alla sera nei lodge

• Calzamaglia termica ⇒ avendo un paio di pantaloni da trekking abbastanza pesanti non l’ho mai utilizzata durante il cammino ma si è rivelata perfetta per dormire

• Guanti ⇒ teoricamente due paia, uno più sottile, touch, e uno più pesante da mettere sopra. Personalmente ho usato solo quelli più sottili (sono questi qui) ma in caso di maltempo e vento avere uno strato in più sulle mani può essere veramente utile.

• Scaldacollo ⇒ non può mancare, soprattutto quando la quota inizia ad aumentare è utilissimo portarlo su bocca e naso per riscaldare l’aria inalata e proteggersi dalla polvere che si alza nei sentieri, questo accorgimento ti aiuterà anche a prevenire l’insorgenza di una fastidiosissima tosse secca e stizzosa detta “tosse del Khumbu” dovuta proprio all’infiammazione delle prime vie aeree ad opera di aria fredda e polveri. Buff® è sempre una garanzia, io con questo qui mi trovo molto bene!

• Berretta di lana ⇒ fondamentale e su cui non devo dire nulla, se non che ho adorato il colore di quella che avevo! La trovi qui.

• Ciabatte in gomma leggera ⇒ ti sconsiglio le infradito in quanto le indosserai prevalentemente con i calzini ai piedi e questo modello potrebbe risultare particolarmente scomodo.

Attrezzatura per il trekking al Campo Base dell'Everest

• Zaino ⇒ da 30 litri è più che sufficiente (anche 20 litri) se si decide di affidarsi ad uno sherpa. Io ho usato un Vaude® Wizard da 30+4 litri, che ho scelto perché si presta benissimo sia come zaino da trekking che come bagaglio a mano in aereo. Ti lascio qui il link.

• Duffle bag ⇒ se l’hai bene, altrimenti, su richiesta, viene fornita dall’agenzia di trekking. Io ho un modello di Patagonia® da 70 litri, super resistente, che si è rivelata perfetta. All’interno stava comodamente anche il sacco a pelo.

• Sacco a pelo ⇒ in questo caso ce lo ha fornito l’agenzia di trekking nepalese a cui ci siamo rivolti. Nei lodge troverai sempre una bella coperta pesante ma il sacco a pelo è fondamentale, l’ideale è con temperatura confort tra -1 e -5.

Simo e Fra durante il trekking al Campo Base dell'Everest in Nepal

Simo e Fra durante il trekking al Campo Base dell'Everest in Nepal

• Federa ⇒ io non l’ho portata ma l’avrei voluta. Nei lodge, come ti dicevo, si trovano letti dotati di coperte pesanti e cuscini, che però non sempre sono propriamente puliti e appoggiare il viso su un pezzo di stoffa sporco non è il massimo. Io ho sopperito avvolgendo una maglietta ma una federa di cotone occupa pochissimo spazio ed è molto più funzionale

• Bastoncini da trekking telescopici ⇒ per me assolutamente fondamentali per salvaguardare le ginocchia

• Borraccia con filtro e/o thermos ⇒ la borraccia con filtro permette di evitare il consumo di bottiglie di plastica che è un’importante fonte di inquinamento ad alta quota (e che tra l’altro costano anche sempre di più man mano che si sale) mentre il thermos potrà essere riempito di black tea caldo. Questo tipo è piuttosto comodo.

• Torcia frontale ⇒ utile per la salita al Kala Patthar ma anche se si decide di leggere un libro alla sera. Nei lodge le stanze sono dotte di luce elettrica ma in genere l’interruttore si trova lontano dal letto, una volta che ci si è infilati nel sacco, uscire per spegnere la luce è piuttosto scomodo e la torcia può essere utile.

Igiene e articoli da bagno per il trekking al Campo base dell'Everest

• Telo in microfibra ⇒ inizialmente credevo l’avrei utilizzato nei primi giorni per asciugarmi dopo la doccia, ma quando mi sono resa conto delle temperature nei lodge, ho capito che la doccia l’avrei fatta solo una volta rientrata a Kathmandu e quindi il telo l’ho utilizzato solo per asciugarmi il viso al mattino. Può comunque essere utile se dovessi bagnarti.

• Spazzolino e dentifricio ⇒ ok stare senza doccia ma senza lavarsi i denti mai!

• Salviette detergenti ⇒ decisamente indispensabili! Ne ho portato un pacco grande per il corpo e uno per l’uso intimo e sono state sufficienti. Questo è l’unico modo per cercare di mantenersi accettabilmente puliti durante il trekking (anche se, mettiti il cuore in pace, alla fine puzzerai come uno yak)!

Saponetta (per lavarsi le mani e quant’altro possibile) e deodorante

• Carta igienica ⇒ devo ammettere che ho sorriso quando, tra il materiale da portare, ho letto carta igienica ma in realtà è fondamentale. Uno o due rotoli grandi in genere bastano ma se dovessi finirla la vendono anche nei piccoli negozietti lungo la strada e nei lodge. Dopo aver finito la mia scorta di fazzoletti da naso la carta igienica ha sopperito egregiamente.  

• Su diversi siti consigliavano di portare con sé il classico coltellino multiuso ma, dal mio punto di vista, se si viaggia con una guida, è completamente inutile, delle semplicissime forbicine saranno più che sufficienti.

Spettacolare vista sul monte Everest - Photo by Jean Woloszczyk on Unsplash

Spettacolare vista sul monte Everest - Photo by Jean Woloszczyk on Unsplash

Altre cose fondamentali da portare durante il trekking al Campo Base dell'Everest

• Cellulare ⇒ la connessione tramite wi-fi è disponibile pressoché ovunque (anche se spesso a pagamento)

• Macchina fotografica/apparecchiatura video, ricorda che i droni sono vietati.

• Power bank solare ⇒ le power bank a ricarica solare (quindi con un mini pannellino solare, da attaccare sullo zaino) sono veramente comodissime! È vero che aggiungono un po' di peso sulla schiena ma ti eviteranno di dover pagare ogni volta che nei lodge dovrai ricaricare i tuoi dispositivi elettronici, ricorda che più si sale di quota più salgono anche i prezzi delle ricariche. Io utilizzo questo modello qui e si è dimostrato molto efficiente!

Adattatore e cavi per ricaricare il cellulare e  tuoi dispositivi elettronici 

• Occhiali sole ⇒ io li porto pochissimo ma qui sono stati utilissimi per proteggere gli occhi sia dal vento che dalla polvere, ma soprattutto dall’irraggiamento solare, quindi meglio se polarizzati

Crema protettiva viso per evitare ustioni e pelle disidratata e burro cacao con schermo UV (anche se le labbra finiranno per screpolarsi comunque!)

• Libro e carte da gioco ⇒ dopo una giornata di trekking si trascorrono solitamente il pomeriggio e la sera nella sala comune dei lodge (l’unico luogo dove si trova una stufa accesa) e questi sono passatempi perfetti. Per noi, giocare a carte con la nostra guida e altri sherpa è stato davvero un bel momento di condivisione.

• Piccolo taccuino e penna ⇒ utile per appuntare pensieri, riflessioni o informazioni e non dimenticare nulla di questa incredibile avventura.

• Cartina ⇒ per seguire costantemente la progressione del trekking e appuntare le varie tappe.

Sherpa sul sentiero per il Campo Base dell'Everest in Nepal

Sherpa sul sentiero per il Campo Base dell'Everest in Nepal

Farmaci e kit di emergenza per il trekking al Campo Base dell'Everest

Essendo un medico, mi permetto di consigliarti alcuni medicinali da portare con te, (oltre ai tuoi farmaci di uso comune) che potrebbero rivelarsi molto utili. Ricorda sempre che queste sono solo indicazioni di massima, prima di partire parla sempre con il tuo medico di fiducia per verificare quali siano i medicinali migliori per te, eventuali allergie o controindicazioni.

Un antibiotico ad ampio spettro, utile in caso di infezioni respiratorie, urinarie e della pelle. Un antiemetico per nausea e vomito. Un disinfettante intestinale e un antidiarroico se incorrerai nella diarrea del viaggiatore. Un antinfiammatorio e un antipiretico. Un antistaminico in caso di reazioni allergiche. Un kit per le emergenze con disinfettante, cerotti e una crema per medicazioni in caso di ferite ed escoriazioni. Anche i cerotti per vesciche possono tornare utili.

Ti sconsiglio l’uso preventivo del Diamox contro il mal di montagna la cui efficacia non è dimostrata e che, se utilizzato in maniera impropria, può portare a disidratazione. Possono risultare utili sali minerali da sciogliere nella borraccia. Ricorda sempre che se ti senti poco bene, prima ancora di prendere farmaci, la primissima cosa da fare in assoluto è informare la tua guida, potrete così valutare insieme la situazione e decidere il da farsi.

Ultimo ma non per importanza, ti consiglio di portare con te un saturimetro, ad alta quota la saturazione di ossigeno nel sangue scende, e avere un saturimetro può essere utile per monitorare ogni giorno i propri valori di ossigeno.

Ecco qua! Ora sai esattamente quello che ti servirà per partire per il tuo trekking in Nepal, per raggiungere il Campo Base dell'Everest!

Simo e Fra al Campo Base dell'Everest

Simo e Fra al Campo Base dell'Everest

La gioia di essere arrivati al Campo Base dell'Everest

La gioia di essere arrivati al Campo Base dell'Everest