In questo articolo troverai poche informazioni pratiche su Kho Lipe, quello che troverai invece è il racconto di una classica giornata trascorsa sull’isola. Vorrei trasmetterti un piccolo assaggio delle emozioni che regala questo piccolo gioiello nel sud della Thailandia. Una sensazione di pace e spensieratezza indimenticabili.
Alla fine della lettura spero di aver regalato qualche minuto di serenità anche a te, e magari la voglia di visitare questa splendida isola

Long tail boat ormeggiate a Sunrise beach
È una bella giornata di sole di inizio maggio a Koh Lipe, lo sciabordio delle onde in sottofondo, le long tail boat (le tipiche imbarcazioni thailandesi) che beccheggiano vicino alla riva. Ho in bocca un gradevole sapore di sale e negli occhi il luccichio del mare a mezzogiorno. Sono affamata. La mattinata è trascorsa in maniera lenta e piacevole.

Vista dal nostro terrazzo all'alba
Ci siamo alzati presto, come da nostra abitudine in viaggio, e come quasi sempre accade, siamo stati ripagati dalla magica atmosfera del mare al primo mattino. Alloggiamo al Castaway, un piccolo resort sulla spiaggia, in una bella palafitta di legno molto semplice ma pulita, proprio di fronte al mare, nella tranquillità della Sunrise Beach. Esco in terrazza e come ogni mattina il panorama mi lascia senza fiato. Il mare è uno specchio su cui brillano i primi raggi del sole, non si vede nessuno in giro, solo decine di long tail boat che punteggiano la costa. Forse sto ancora sognando…
Dopo una doccia fredda (in questo eco resort non c’è disponibilità di acqua calda ma poco importa, fuori fa già molto caldo) sono decisamente sveglia e pronta per la colazione. French toast e frutta fresca sono l’ideale per iniziare la giornata!
Quando abbiamo deciso di fare un viaggio in Thailandia eravamo molto incerti su quale destinazione scegliere. Reduci da un periodo impegnativo al lavoro, avevamo poco tempo a disposizione. Così dopo aver trascorso qualche giorno a Bangkok abbiamo deciso di puntare dritti a sud verso questa piccolissima isola nel mare delle Andamane. Volevamo rilassarci, non rinunciando però alla chiassosa atmosfera thailandese. Abbiamo avuto parecchi dubbi inizialmente perché molte persone con cui parlavamo ci dicevano che Koh Lipe era l’equivalete thai della riviera romagnola: un sacco di gente e soprattutto un sacco di nostri conterranei. Non ho nulla contro i Romagnoli, per carità (anzi, li trovo persone fantastiche)! È solo che quando sono in viaggio preferisco staccare completamente con ciò che conosco per dare spazio a nuove esperienze, immergermi il più possibile nell’atmosfera del luogo dove mi trovo e conoscere abitudini e gente del posto. Per distoglierci da questi pensieri ci siamo detti che, siccome saremmo andati fuori stagione (maggio non è tra i mesi migliori per la Thailandia) non avremmo trovato folle di chiassosi turisti.
Ed abbiamo avuto ragione! Abbiamo scoperto un’isola sonnacchiosa, pronta a dire arrivederci alla stagione turistica e frequentata da pochi viaggiatori, soprattutto asiatici. Questo ci ha permesso di godere appieno della bellezza di questo angolo di paradiso.
Ma torniamo a noi! Dopo colazione ci concediamo una pigra passeggiata sulla spiaggia. Non abbiamo nulla in programma per oggi, possiamo disporre del nostro tempo a piacimento e attualmente questo è un vero lusso. Mentre camminiamo, accompagnati da alcuni docilissimi cani che abitano sull’isola, incontriamo un gruppo di ragazzi che stanno caricando su una barca il materiale necessario per il diving… Quasi quasi… Io e Francesco ci guardiamo e non è necessario aggiungere altro, ci siamo già capiti. Noi non facciamo immersioni (almeno per ora) anche se ci piacerebbe imparare, però amiamo moltissimo lo snorkeling.
Così torniamo alla nostra piccola palafitta sulla spiaggia e prendiamo tutto il necessario: pinne, maschera e boccaglio, borraccia d’acqua e maglietta leggera (l’acqua di Koh Lipe è caldissima, la maglietta serve solo ad evitare le ustioni quando si rimane molto tempo a pelo d’acqua). Ci sono moltissime imbarcazioni ormeggiate sulla spiaggia, e altrettanti marinai in cerca di clienti. Raggiungiamo un gruppo di ragazzi in attesa all’ombra di un albero e dopo aver contrattato un po' sul prezzo, saliamo in barca e partiamo all’esplorazione dei fondali che circondano l’isola. Non essendo un tour organizzato siamo liberi di decidere l’itinerario sul momento e il nostro capitano ci consiglia e accompagna nei siti migliori in base alle condizioni del mare e soprattutto cercando di evitare le zone più affollate. Trascorriamo così alcune ore in compagnia di moltissimi pesci multicolore senza nessun pensiero se non quello di goderci questo affascinante mondo nascosto sotto alla superficie dell’acqua.

In barca... direzione snorkeling!
Intorno a mezzogiorno rientriamo sull’isola. Siamo affamati e dopo aver lasciato nel nostro bungalow l’attrezzatura per lo snorkeling ed esserci sciacquati il sale dalla pelle raggiungiamo il ristorante del nostro piccolo resort. Lo adoriamo.
In una splendida terrazza in legno affacciata direttamente sul mare, si possono gustare piatti deliziosi. La cucina thai è semplicemente fantastica. Scegliamo un piccolo tavolino e ci accomodiamo su sgargianti cuscini gialli e blu che sostituiscono le sedie. Negli occhi abbiamo solo il luccichio del mare sotto al sole e nelle narici il profumo un po' speziato dei noodles.
Cosa si può chiedere di più? Cosa c’è di meglio di una ciotola di noodles vista mare? Nessun pensiero, nessuna scadenza, nessun dovere. Questo è il sapore della libertà.

La splendida terrazza sul mare del ristorante del Castaway Resort
Il pomeriggio scivola lento, trascorriamo alcune ore sulla spiaggia completamente immersi nell’atmosfera senza tempo di questo piccolo paradiso in totale relax, tra un bagno rinfrescante e la lettura un buon libro dalle pagine stropicciate per la salsedine.
Prima del tramonto, dopo una doccia veloce lasciamo Sunrise beach per raggiungere la parte opposta dell’isola. Sfidiamo la sorte e saliamo su uno sgangherato tuk tuk (un po' diverso da quelli classici thailandesi) che incurante delle basilari regole di sicurezza sfreccia a tutto gas per le strette stradine di Koh Lipe fino a raggiungere Sunset beach. Questa spiaggia ha un’atmosfera più selvaggia e ci fermiamo in un piccolo locale dove con un cocktail in mano e i piedi nella sabbia assistiamo allo spettacolo del sole che si tuffa nel mare regalandoci un tramonto di fuoco. Chissà perché i tramonti sono sempre così emozionanti?
Sopraggiunge la sera (e tanto per cambiare anche la fame) così torniamo sui nostri passi. Sulla strada retrostante la spiaggia ci sono alcuni tuk tuk in attesa e ne approfittiamo per farci accompagnare “in centro” con un’altra folle corsa su questi affascinanti mezzi un po' scassati molto simili a scooter trasformati in sidecar.
A Koh Lipe il centro della vita notturna è la Walking Street, una pittoresca strada pedonale chiassosa e colorata, che attraversa l’isola e si snoda tra una selva di ristoranti, bar e negozi. In questo periodo i turisti non sono molti e la via è abbastanza tranquilla.

Francesco sopravvissuto al tuk tuk
Qui alla sera è sempre piacevole fare una passeggiata e abbiamo l’imbarazzo della scelta per quel che riguarda la cena. Stasera pesce alla griglia! Ci sono diversi locali che offrono pesce grigliato, lo puoi vedere esposto all’ingresso e scegliere il pezzo che, una volta cotto, ti verrà servito. Noi abbiamo scelto il Papaya Mom Restaurant facendoci guidare dal nostro naso, ingolositi dal profumo del pesce appena cotto sulla griglia, e la cena è stata ottima!
Saziata la fame ci aggiriamo per i negozi della Walking Street, curiosando tra la merce esposta, oltre alle classiche chincaglierie dozzinali che si trovano un po' in ogni angolo del mondo, si possono trovare pezzi di artigianato davvero ben fatti. Vale la pena lasciarsi andare ad un po' di shopping selvaggio!
Se è vero che durante i nostri viaggi generalmente ci svegliamo all’alba è anche vero che solitamente andiamo a dormire abbastanza presto. Così poco dopo le 22 rientriamo al nostro resort.
Apro la grande vetrata per fare entrare la debole brezza della sera e mi affaccio al balcone per riempirmi gli occhi, ancora una volta, della meraviglia che ci circonda. Le barche all’ancora sono solo ombre ma il mare è una presenza viva e si percepisce il suo respiro, in lontananza si sente appena la musica di un bar dove si festeggia fino a tardi e dalla spiaggia arriva il rumore sommesso e passeggero di risate. L’aria calda e umida sembra quasi rendere i suoni un po' ovattati e più lontani e il risultato è che, dal mio balcone, quello che si riesce alla fine sentire è soltanto la quiete della serenità.
Ci addormentiamo cullati dal mormorio del mare e delle onde che dolcemente si infrangono sulla spiaggia grati alla vita per averci regalato questo piccolo ritaglio di paradiso.
(Se il mio racconto ti ha incuriosito e vuoi saperne di più sulla splendida Koh Lipe, torna a trovarmi! A breve troverai la guida completa sull'isola!)
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