Tutti, quando sentono la parola Cappadocia, la associano quasi inevitabilmente a due cose: al volo in mongolfiera e ai camini delle fate. E queste sono senza dubbio esperienze indimenticabili da vivere! In pochi però sanno che questa regione della Turchia ha moltissime altre cose da offrire ai visitatori, talmente tante che è difficile elencarle tutte. In questo articolo cercherò di fare proprio questo: dirti tutto, ma proprio tutto quello che non dovresti perderti durante un viaggio in Cappadocia! Quindi se ti stai chiedendo cosa c’è da vedere e da fare in Cappadocia, sei nel posto giusto!
- Cappadocia, informazioni di base
- Volo in mongolfiera in Cappadocia
- Ammirare le mongolfiere in Cappadocia
- Andare alla scoperta dei Camini delle Fate
- Città di Göreme
- Open Air Museum di Göreme
- Open Air Museum di Zelve
- Castello di Uçhisar
- Catello di Ortahisar
- Città di Avanos
- Città di Ürgüp
- Villaggio di Çavuşin
- Città sotterranea di Derinkuyu
- Città sotterranea di Kaymakli
- Love Valley
- Devrent Valley
- Pigeon Valley
- Red Valley e Rose Valley
- Pasabag Valley
- Ihlara Valley
- Escursione a cavallo
- Escursione in bicicletta
- Escursione in quad
- Provare un vero Turkish bath
- Dormire in un cave hotel
- Assaggiare la cucina tipica della Cappadocia
- Acquistare artigianato locale
Cappadocia, informazioni di base
Prima di andare a scoprire tutti i motivi per cui è famosa la Cappadocia e perché un viaggio in questa terra sarà un’esperienza che ti rimarrà per sempre scolpita nel cuore, voglio darti alcune informazioni pratiche molto utili per organizzare il tuo viaggio in Cappadocia.
• Come arrivare in Cappadocia: dall’Italia non esistono, ad oggi voli diretti, occorre prendere un volo per Istanbul dove si fa scalo e poi proseguire per Kayseri o Nevsehir, rispettivamente a circa 80 e 25 km da Göreme, la località più famosa della Cappadocia. L’aeroporto di Kayseri, anche se più distante, è meglio servito e in genere garantisce una scelta maggiore di voli e orari disponibili. Dai due aeroporti è possibile proseguire noleggiando un’auto, prenotando un Dolmus (un pullman condiviso) o un transfer privato.
• Quando andare in Cappadocia: il periodo migliore per visitare la Cappadocia è senza dubbio la primavera (aprile, maggio e giugno) e l’autunno (settembre e ottobre); in questi mesi il clima è piuttosto gradevole. È possibile organizzare un viaggio anche in inverno e in estate ma nel periodo invernale rischierai di trovare temperature davvero rigide (anche di parecchi gradi sotto lo zero) mentre le estati possono essere veramente torride.
• Quanto si spende in Cappadocia: i prezzi sono generalmente più bassi rispetto all’Italia, anche se più alti se si considerano altre località della Turchia. Devi tenere presente che il turismo qui è una delle principali fonti di sostentamento e il costante aumento della richiesta porta inevitabilmente ad un costante aumento dei prezzi. Ad oggi però potrai trovare opzioni per tutte le tasche, dai lussuosi boutique hotel, agli alloggi più semplici ed economici, dai ristoranti ricercati, allo street food.
• Quanti giorni stare in Cappadocia: il numero di giorni necessari per visitare la Cappadocia cambia in base a quello che desideri fare e vedere, in ogni caso considera un minimo di tre giorni pieni, in questo modo avrai anche maggiori occasioni di poter vedere volare le mongolfiere
Se oltre alla Cappadocia desideri visitare altre zone della Turchia, allora ti consiglio di leggere questo articolo:
♥ Turchia: itinerario perfetto di 2 settimane
Detto questo andiamo a vedere quali sono le cose da vedere in Cappadocia e le attività da fare!
Volo in mongolfiera in Cappadocia
Sicuramente il must per eccellenza! Volare all’alba in mongolfiera sull’incredibile scenario della Cappadocia è una di quelle esperienze che non si dimenticano. Questo perché i paesaggi tipici di questa magnifica regione della Turchia, con le sue vallate e le rocce dalle mille forme diverse, diventano assolutamente incredibili quando ammirati dall’alto. E cosa c’è di più romantico e scenografico di decine e decine di mongolfiere colorate che si alzano in volo alle prime luci dell’alba sorvolando alcuni dei panorami più famosi del mondo? Ricorda che le mongolfiere non volano solamente in occasione di qualche festival o evento particolare, ma se le condizioni del tempo e soprattutto del vento lo permettono si alzano in volo ogni mattina.
Se vuoi saperne di più su come funziona il volo in mongolfiera il Cappadocia ti consiglio di dare un’occhiata qui:
♥ Volo in mongolfiera in Cappadocia: come funziona, quanto costa e come organizzarlo
Ammirare le mongolfiere in Cappadocia
Se per qualsiasi motivo non riesci a volare (prezzi troppo alti, indisponibilità di posti, vertigini e paura… le cause possono essere diverse) non disperare, potrai comunque ammirare lo spettacolo delle mongolfiere anche restando con i piedi per terra. Dovrai solo svegliarti poco prima del sorgere del sole. Se il tuo hotel dispone di una terrazza panoramica, prendi un tè caldo e una bella coperta e rimani in attesa. E piano piano si compirà la magia: vedrai spuntare all’orizzonte, uno dopo l’altro, decine e decine di palloncini colorati che sospinti dal vento coloreranno il cielo. A seconda della loro traiettoria potrai avere la fortuna di ammirare le mongolfiere veramente molto da vicino! Ti assicuro che lo spettacolo vale la levataccia! Se l’alloggio non ha punti panoramici potrai raggiungerne uno in città o nelle vicinanze. Göreme è piena di terrazze e belvedere ma il migliore è sicuramente il view point che si trova nella parte alta dell’abitato, proprio dove sventola la bandiera rossa e bianca della Turchia. Se invece hai un’auto, allora potrai raggiungere il punto panoramico sulla Love Valley o quello sulla Rose e Red Valley (te ne parlerò più avanti).
Andare alla scoperta dei Camini delle Fate
I camini delle fate sono le formazioni rocciose di origine vulcanica che hanno reso la Cappadocia famosa in tutto il mondo. Si tratta di rilievi di tufo, un materiale piuttosto friabile, che nel corso dei millenni sono stati modellati dal vento e dalla pioggia dando vita a vere e proprie opere d’arte della natura. Queste torri rocciose possono assumere diverse forme ed essere più o meno alte e slanciate. In genere sono composte da una base a forma conica, rastremata verso l’alto, sormontata da un cono dello stesso materiale. È proprio grazie alla friabilità del materiale da cui sono composte che l’uomo, durante i secoli, ha potuto scavare abitazioni, chiese e rifugi al loro interno. Ma a cosa si deve il nome camini delle fate? Esistono diverse leggende che raccontano l’origine di queste magnifiche rocce, una di queste narra di come fossero abitate dalle fate e che queste piccole creature magiche accendessero fuochi al loro interno, facendo uscire il fumo dai fori nelle rocce. La loro strana forma e l’alone di magia e mistero che le circonda, le rende un’attrazione imperdibile in Cappadocia. E cosa c’è di più magico di volare in mongolfiera sorvolando le case delle fate?
Città di Göreme
La città di Göreme può essere definita come la capitale della Cappadocia. Si tratta infatti del centro abitato più famoso della regione, quello più conosciuto e soprattutto quello dove si trova la più alta concentrazione di camini delle fate. Perfetto come base per esplorare tutta quest’area, offre moltissime possibilità sia in termini di alloggi che di ristoranti e negozi. Non appena si mette piede a Göreme ci si trova catapultati in un mondo di fiaba, in una sorta di splendido presepe a grandezza naturale. Aggirarsi tra le sue strade dove le costruzioni in pietra chiara che si alternano alle grandi rocce modellate dai secoli è come muoversi all’interno di un sogno. Alla notte poi la cittadina si accende di migliaia di luci e non si può fare altro che restare incantati di fronte a tutta questa bellezza. Proprio in quest’area è stato istituito il Göreme National Park, sede di moltissimi camini delle fate, dichiarato nel 1985 patrimonio dell’umanità UNESCO. Da non perdere il Göreme sunset view point dove ammirare i camini delle fate che circondano la cittadina e dove vedere le mongolfiere levarsi in volo all’alba (l’accesso costa 10 Lire Turche).
Open Air Museum di Göreme
A circa un chilometro dal centro di Göreme, raggiungibile con una breve passeggiata, si trova l’Open Air Museum, che appartiene all’omonimo parco nazionale. Mai nome fu più azzeccato poiché si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto dove si può ammirare un antico insediamento con incredibili strutture interamente scavate nella roccia. In questo sito è possibile scoprire come le antiche popolazioni scavarono all’interno dei camini delle fate vere e proprie abitazioni, magnifiche chiese rupestri e refettori. In questo villaggio ricavato dalla roccia si trovano infatti alcune delle chiese rupestri meglio conservate della terra e splendidi dipinti murali espressione dell’arte bizantina. La maggior parte delle chiese appartengono al X, XI e XII secolo e grazie a minuziosi lavori di restauro oggi possiamo ammirare queste strutture e molti di questi dipinti, immaginando come fosse la vita all’interno delle dimore ricavate dalla pietra. Grazie al suo enorme valore storico e naturalistico il museo è una tappa da non perdere durante un viaggio in Cappadocia. Essendo forse il sito archeologico più famoso e conosciuto della zona, è anche spesso piuttosto affollato quindi ti consiglio di visitarlo al mattino, evitando le ore centrali della giornata quando arrivano la maggior parte dei pullman dei tour organizzati. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:00 e il biglietto d’ingresso costa 480 Lire Turche, circa 16,5 €. La Dark Church si paga a parte (100 Lire Turche, ovvero 3,5 €) ma è assolutamente imperdibile. Sono disponibili audioguide o visite guidate.
Open Air Museum di Zelve
L’Open Air Museum di Zelve è un incredibile sito archeologico situato lungo la strada che collega Çavuşin ad Avanos. Il museo a cielo aperto si sviluppa all’interno di una grandiosa vallata a forma di Y, circondata da possenti pareti rocciose ornate da pinnacoli, dove si trova un grande insediamento rupestre di epoca bizantina. È curioso pensare che questi luoghi furono abitati fino al 1952, quando furono giudicati troppo pericolosi per l’insediamento umano e gli abitanti dei villaggi dovettero trasferirsi. Anche se le chiese rupestri non sono ben conservate come quelle di Göreme, ho trovato lo Zelve Open Air Museum molto più spettacolare e di impatto rispetto al fratello più famoso. Prima di tutto ci sono molti meno turisti, e potresti aggirarti nei sentieri tra le rocce in totale solitudine, in secondo luogo l’ambientazione dove sorge questo sito è decisamente più verde e selvaggia, dando l’idea di trovarsi per un qualche ora sospesi nel tempo. Il prezzo del biglietto è 280 Lire Turche, circa 9,50 €. Tieni presente che un museo non esclude l’altro, secondo me sono entrambi da visitare.
Castello di Uçhisar
Il castello di Uçhisar è una maestosa fortezza completamente ricavata nella roccia e svetta sull’omonima cittadina rupestre. Situato ai margini del Parco Nazionale di Göreme, dista appena 5 km da Göreme e 13 km da Avanos. Questa cittadella scavata nel tufo sorge su una collina ed è il punto più alto di tutta la Cappadocia; grazie alla sua posizione, infatti, domina il paesaggio circostante ed era probabilmente utilizzato come roccaforte difensiva. Non si conosce molto della sua storia ma gli studiosi stimano che l’anno della sua realizzazione sia precedente al XIV. Si ritiene che in passato, fosse uno dei punti principali per la difesa della Cappadocia e che durante l’epoca bizantina, potesse ospitare oltre 1000 persone. L’interno del castello di Uçhisar è un susseguirsi di scale, tunnel e cavità scavate nella roccia, un vero e proprio labirinto! È possibile salire fino in cima e dal punto più alto della fortezza si gode di una strepitosa vista che spazia a 360°. L’ingresso costa 30 Lire Turche, circa 1,5 € ed è aperto dalle 5:00 alle 21:00 in estate e dalle 5:00 alle 19:00 in inverno.
Catello di Ortahisar
Il castello di Ortahisar è una gigantesca formazione rocciosa e viene considerato il più grande camino delle fate di tutta la Cappadocia. Si trova a circa 5 km da Göreme e con i suoi 90 metri di altezza si staglia imponente contro il cielo, dominando il territorio sul quale nei secoli vegliava bastione di difesa. Adagiato ai suoi piedi si allunga l’antico e sonnacchioso villaggio di Ortahisar, completamente scavato nella roccia che al castello deve il proprio nome. Dopo un lungo periodo di restauro la struttura è stata aperta al pubblico nel 2013 ed oggi è possibile esplorare questa enorme fortezza. Sebbene simili, il castello di Ortahisar è meno affollato di turisti rispetto a quello di Uçhisar; questo poiché è meno agevole da visitare: i suoi cunicoli sono ripidi e piuttosto scivolosi e avventurarsi al suo interno può essere piuttosto faticoso. Se però deciderai di farlo e arriverai in cima ti garantisco che la vista ti ripagherà della fatica! Anche il villaggio merita una visita e per incentivare il turismo sono sorti magnifici cave hotel, nei quali ti sembrerà di vivere in un luogo fermo nel tempo. Se ti interessa scoprire di più sulla storia della Cappadocia ti segnalo anche Museo delle Culture, proprio vicino al castello di Ortahisar, dove potrai conoscere tradizioni e costumi di questa terra straordinaria.
Città di Avanos
Avanos è una delle città più importanti della Cappadocia e dista circa 8 km da Göreme e 18 da Nevsehir; anche se un po' al di fuori dalle rotte turistiche più battute è un luogo da non perdere! È attraversata dal fiume Kizilirmak, detto anche fiume rosso, che divide la città vecchia, ferma nel tempo, da quella nuova. A parte la bella passeggiata lungo l’area pedonale che costeggia il fiume (che si può attraversare grazie ad un ponte sospeso) la vera attrattiva di Avanos è la sua tradizione artigianale: la città, infatti, è famosa in tutta la Cappadocia (e non solo) per le sue ceramiche e i suoi magnifici tappeti. La lavorazione della terracotta, che avviene sfruttando l’argilla ricavata dal fiume, è appannaggio degli uomini, mentre la tessitura dei tappeti è un’attività prevalentemente svolta dalle donne del luogo. Aggirarsi tra le botteghe e i laboratori, acquistare souvenir di qualità, e perché no, provare a modellare un vaso di ceramica o scoprire i segreti della lavorazione dei tappeti sono esperienze da non perdere!
Città di Ürgüp
Ürgüp, uno dei primi insediamenti della Cappadocia, è una città scavata nella roccia costruita ai piedi della collina Temenni, denominata la Collina dei Desideri e si trova circa 20 km a nord di Nevşehir.
Conosciuta per i suoi deliziosi boutique hotel e l’artigianato tradizionale offre alcuni vivaci locali notturni. Oltre ad aggirarsi tra gli antichi vicoli con le loro botteghe ti segnalo in città un favoloso hamam (Ürgüp Şehir Hamamı) dove concedersi un po' di relax, l’interessante azienda vinicola Turasan per una degustazione dei vini locali e il Museo cittadino dove si possono trovare fossili risalenti ad 10 milioni di anni fa.
Villaggio di Çavuşin
Çavuşin è un piccolo villaggio dove potrai ammirare un antico insediamento scavato nella roccia. Il villaggio si divide in una parte “nuova” e una “vecchia”, formata da un complesso di abitazioni ormai abbandonate, alcune delle quali sono state convertite in pittoreschi negozi di souvenir, e si sviluppa sul pendio di una collina. Per raggiungere la cima occorre salire un sentiero un po' malmesso, con alcuni gradini in cattive condizioni, quindi ti consiglio scarpe da ginnastica! Qui si trova la famosa Chiesa di San Giovanni battista, una delle chiese rupestri più antiche della Cappadocia.
Città sotterranea di Derinkuyu
Derinkuyu è un’antica città sotterranea situata in Cappadocia. Questa regione della Turchia è costellata di insediamenti sotterranei di varie dimensioni ma Derinkuyu è senza dubbio il più famoso. Situata 35 km a sud di Göreme fu scoperta casualmente nel 1963 durante lavori edili. Derinkuyu è una vera e propria città scavata sottoterra, composta da un gigantesco e labirintico sistema di cunicoli, tunnel e cavità che offrivano riparo dalle incursioni dei nemici e tutto il necessario per vivere nel sottosuolo; comprende infatti una moltitudine di locali adibiti a cucine, dormitori, aree comuni, magazzini, e persino una scuola, una chiesa e spazi per il bestiame. Si pensa che risalga al VII secolo a.C. e che al suo interno potesse ospitare fino a 20.000 persone. Grazie ad un complesso sistema di fori di ventilazione, pozzi d’acqua e cavità dove venivano stoccate le derrate alimentari, gli abitanti di Derinkuyu erano in grado di sopravvivere in completa autonomia anche per lunghi periodi. La struttura si estende nel sottosuolo fino a circa 85 metri di profondità ed è articolata su diversi livelli anche se solo i primi 8 sono visitabili. I cunicoli che percorrono la città sotterranea sono piuttosto stretti (spesso si è costretti a camminare piegati) e l’atmosfera all’interno, seppur affascinante, è decisamente claustrofobica, quindi, ti sconsiglio di visitare Derinkuyu se non sopporti di trovarti in spazi chiusi e angusti. Il biglietto d’ingresso costa 300 LT, circa 10 € e il sito è aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:00. È possibile visitare Derinkuyu anche in autonomia ma si rischia di perdere un sacco di informazioni e curiosità sull’incredibile storia di questo luogo, quindi il mio consiglio è quello di rivolgersi ad una guida (si trovano anche all’ingresso).
Città sotterranea di Kaymakli
La città ipogea di Kaymaklı è un altro famoso insediamento sotterraneo della Cappadocia situato circa 25 km a sud di Göreme. Anche se meno famosa di Derinkuyu è però la più estesa della regione (in termini di larghezza, non di profondità) e si ritiene potesse ospitare al suo interno fino a 30.000 persone. Costruita tra il VI e il X secolo a.C. Kaymakli si differenzia da Derinkuyu sia in termini di pianta che di fondazione. La sua storia affonda le radici nel periodo Ittita ed è cresciuta nel corso dei secoli. Le dimore che possiamo osservare oggi, ad esempio, vennero scolpite dai primi cristiani per proteggersi dalle persecuzioni. Successivamente i contadini usarono queste grotte come stalle o magazzini per i loro raccolti (ancora oggi gli abitanti dei villaggi utilizzano alcuni luoghi delle città sotterranee come cantine o ricoveri per gli animali). Aperto al pubblico nel 1964 si caratterizza per la presenza di cunicoli bassi, stretti e molto pendenti e al suo interno conserva stanze da letto, cucine, chiese, cimiteri e magazzini; ad oggi sono stati portati alla luce otto livelli di profondità ma solo i primi quattro sono visitabili. È interessante sapere che le città ipogee di Derinkuyu e Kaymakli sono collegate da chilometri di tunnel sotterranei. Il sito è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 17 e il biglietto d’ingresso costa 300 LT, circa 10 € e anche in questo caso ti consiglio una visita guidata.
Considera che, ad oggi, in Cappadocia sono state scoperte ben 36 città sotterranee ma si pensa che il numero effettivo degli insediamenti ipogei possa aggirarsi tra 150 e 200. Ti segnalo per completezza anche la città sotterranea di Özkonak, situata nell’omonimo villaggio a circa 14 km a nord di Avanos. Si tratta di una versione in scala ridotta delle città sotterranee di Kaymaklı e Derinkuyu. Non è sicuramente imponente e scenografica come le sorelle maggiori ma è di certo meno affollata.
Love Valley
La Love valley è probabilmente una delle vallate più iconiche della Cappadocia, qui si trovano dei camini delle fate dalla forma un po' particolare. Il nome potrebbe indurti a pensare a qualcosa di terribilmente romantico, in realtà si tratta di grandi formazioni rocciose, alte fino a 40 metri, dalla forma inequivocabilmente fallica. Il panorama comunque è magnifico e potrai scegliere l’angolazione migliore dalla quale godertelo: dal basso, attraverso i numerosi sentieri di trekking che si snodano lungo la vallata oppure dall’alto, da uno dei numerosi affacci panoramici che danno sulla Love Valley. Uno dei belvedere più famosi è quello del Ask Vadisi Salincak Cafe (detto anche Love Valley Swing Cafe) dove sono posizionate altalene e panchine decaorate, studiate appositamente per chi desidera fare foto ricordo particolari o per chi cerca lo scatto perfetto da postare sui social. Tutto molto carino, certo, ma non dimenticare la cosa più importante: il panorama mozzafiato che potrai ammirare da qui!
Devrent Valley
La Devrent valley, detta anche Imagination valley, si trova lungo la strada che collega Avanos a Ürgüp. In questa zona i camini delle fate sono fittissimi e il paesaggio diventa quasi lunare. Alcune di queste rocce di origine vulcanica assumono forme davvero bizzarre ed è divertente trascorrere un po' di tempo aggirandosi tra di esse a immaginando a cosa assomigliano (da qui il nome della vallata). La più famosa è la Camel Rock che sulla carta dovrebbe assomigliare ad un cammello ma che a me è parsa molto più simile ad una gigantesca lumaca. Disquisizioni a parte, l’ingresso alla valle è gratuito ed aggirarsi tra i suoi imponenti e bizzarri pinnacoli è un’esperienza magnifica! Ricorda però che non sono presenti sentieri, quindi ti consiglio di prestare attenzione e non allontanarti troppo dalla strada per non rischiare di perderti tra le rocce, oppure di scivolare.
Pigeon Valley
La Pigeon Valley è certamente uno dei luoghi più famosi della Cappadocia. Deve il suo nome alla presenza di centinaia di casette per piccioni scavate nella roccia. Anticamente, infatti, questi animali erano molto utili per la popolazione poiché, oltre a scopo alimentare, venivano utilizzati come messaggeri e le loro deiezioni servivano come fertilizzante nella coltivazione dei terreni. La Pigeon Valley si estende tra le città di Uçhisar e Göreme è lunga circa 4 km e raggiunge una profondità di 100 metri, è inoltre una popolare meta per gli appassionati di escursionismo. Essendo collegata con la Love Valley offre la possibilità di percorrere uno scenografico itinerario ad anello di circa 12 km di lunghezza: si parte da Göreme, poi si attraversano la Love valley, la Pigeon valley e si arriva a Uçhisar, da qui si rientra a Göreme. Il momento migliore per fare un'escursione nella valle è la mattina presto, quando il sole picchia sulla testa con meno intensità.
Anche se a mio parere non si tratta della vallata più bella della Cappadocia, dalla Pigeon Valley si gode di uno dei panorami più incredibili della regione. Ci sono due punti panoramici principali a cui è possibile accedere anche senza addentrarsi nella vallata: il primo si trova lungo la strada Adnan Menderes Caddesi, presso il Cappadocia Sunray souvenir shop & cafe, dove troverai anche il pittoresco Evil Eye Tree, un albero addobbato con centinaia di occhi di Allah (che secondo la tradizione servono ad allontanare il malocchio); il secondo si raggiunge scendendo la gradinata situata subito di fianco all’albero, da qui godrai di una vista impareggiabile sull’imponente castello di Uçhisar.
Red Valley e Rose Valley
La Red e la Rose valley sono due magnifiche vallate che circondano la città di Göreme, tra le più scenografiche della Cappadocia. Proprio per questo tra i pinnacoli della Red e della Rose valley si svolge la maggior parte dei tour (a cavallo, a piedi, in quad o in mountain bike). Splendide durante tutta la giornata, se però vuoi godertele al top e percepire tutta la loro magia ti consiglio di visitarle all’alba o al tramonto! All’alba potrai ammirare le mongolfiere volare sopra la Red e la Rose valley, con le rocce che piano piano si accendono illuminate dal sole e decine e decine di palloni colorati che solcano il cielo. Al tramonto invece, poco prima che il sole scenda sotto l’orizzonte, i pinnacoli si incendiano e una luce rosata avvolge tutto quanto. Puoi goderti tutta questa bellezza dall’alto, nei vari punti panoramici che affacciano sulla valle (il più famoso e affollato è il Crazy Ali Panorama Cafe) o, ancora meglio, passeggiando a piedi o a cavallo proprio in mezzo alle rocce.
Pasabag Valley
La valle di Pasabag si trova tra le città di Göreme e Avanos ed è possibile esplorarla senza difficoltà seguendo un sentiero comodo e ben segnalato. Qui i camini delle fate assumono una peculiare forma a fungo e svettano tra i vigneti che punteggiano la zona. I pinnacoli rocciosi di Pasabag nascondono al loro interno strutture complesse, anche a più piani e potrai ammirare diverse chiese e abitazioni scavate interamente nella roccia. Poiché queste dimore furono utilizzate dai monaci come rifugio per i loro ritiri spirituali, Pasabang viene chiamata anche Valle dei Monaci. Degna di nota è la cappella di San Simeone, formata da un particolare camino delle fate con tre cappucci.
Ihlara Valley
La Ihlara Valley è uno splendido canyon immerso nel verde scavato dallo scorrere del fiume Melendizil che si trova a circa un’ora e mezzo di auto da Göreme (a poco più di 80 km), in direzione sud-ovest. Le alte pareti di roccia che costeggiano la valle sono punteggiate da circa un centinaio di chiese rupestri e lo scenario che appare davanti agli occhi è senza dubbio grandioso. Oggi la maggior parte dei siti è inaccessibile ed è possibile visitarne solo una quindicina, ma vale comunque la pena arrivare fino qui. La Ihlara valley è lunga circa 15 km e si estende da Ihlara a Selime, esistono in totale quattro punti di accesso ma il più famoso è presso Belisirma, situato circa a metà del canyon. Tutti gli ingressi sono a pagamento e il costo è di 70 LT.
Oltre ad ammirare le incredibili chiese ricavate nella roccia, il motivo principale per raggiungere la Ihlara valley è la possibilità di effettuare bei sentieri di trekking al suo interno, si può scegliere di camminare per l’intero percorso oppure optare per una piccola parte, in ogni caso sarai sempre in compagnia del rilassante gorgoglio del fiume, circondati dalla vegetazione e dall’alone mistico degli scavi rupestri. Il lungofiume può essere percorso sia sulla sponda destra che su quella sinistra, numerosi ponticelli pedonali consentono di attraversare il corso d’acqua per passare agevolmente da un lato all’altro. Lungo il fiume troverai anche molti ristorantini su palafitte, perfetti per concedersi un buon pranzo o anche solo per gustare un ottimo tè turco. Purtroppo, molti tour organizzati accompagnano i turisti fin qui unicamente per farli pranzare nelle palafitte ma secondo me vale la pena dedicare un po' di tempo all’esplorazione di questa zona meravigliosa.
Escursione a cavallo
Fare un’escursione a cavallo è sicuramente uno splendido modo per immergersi nella bellezza della Cappadocia, esplorando le sue valli magnifiche e i sentieri tra i camini delle fate. Ci sono decine di ranch e allevamenti dove potrai trovare il destriero migliore per te. Il cavallo in Cappadocia è una vera istituzione, basta pensare che proprio l’Anatolia è la regione d’origine del cavallo arabo, una razza energica e agile, perfetta per muoversi tra i sentieri e le rocce di questa zona. Potrai scegliere il percorso più congeniale alle tue capacità poiché sarai in compagnia di una guida (l’attività è adatta anche ai principianti) e decidere per un’escursione all’alba, al tramonto, di un paio d’ore o anche di un’intera giornata (a parità di durata l’escursione all’alba tra le mongolfiere è la più costosa). Secondo me l’esperienza top è cavalcare nella Red e nella Rose Valley al tramonto, quando le rocce si colorando di arancio, rosa e rosso, lontano dai belvedere affollati di turisti, per connettersi completamente con la natura e con gli animali. Magia pura!
Escursione in bicicletta
Anche la bicicletta è un mezzo da non sottovalutare per esplorare la terra dei camini delle fate e salire in sella ad una mountain bike è un modo eco friendly per aggirarsi tra i pinnacoli rocciosi. Troverai diverse agenzie che noleggiano bicilette e percorsi di lunghezza e difficoltà variabili. Il più famoso si chiama Göreme Valley Explorer, lungo 22 km, che si snoda attraverso i luoghi più iconici della Cappadocia.
Escursione in quad
Un’opzione davvero molto divertente anche se, purtroppo, a maggior impatto ambientale è l’escursione in quad. Anche in questo caso troverai decine di agenzie di noleggio che organizzano tour attraverso gli spot più famosi della Cappadocia, dove sono previste soste per ammirare il panorama e scattare foto e video. Guidare il quad è piuttosto semplice, ma si può scegliere di salire anche in coppia e l’escursione dura generalmente un paio d’ore. Non dimenticare gli occhiali da sole e una sciarpa o un foulard per proteggere occhi, naso e bocca dalla polvere che si alza sullo sterrato. Come ti dicevo si tratta di un’esperienza divertente e piuttosto adrenalinica ma i percorsi battuti dai mezzi a motore sono solitamente affollati di turisti quindi non aspettarti di godere in solitudine della meraviglia della Cappadocia. Comunque da provare!
Provare un vero Turkish bath
Hai presente quello che in Italia chiamiamo abitualmente bagno turco? Ecco, dimenticalo completamente. Il vero turkish bath è tutta un’altra cosa e si tratta di un’esperienza assolutamente indimenticabile. Si può provare in tutta la Turchia, Cappadocia compresa ed è un fantastico modo per concludere in relax una giornata dedicata a esplorare il territorio. Diversi hammām offrono questa possibilità, io l’ho fatta presso Cappadocia Turkish Bath & Spa a Göreme ma tieni presente che diversi hotel offrono questo servizio. Si tratta di un antico rituale eseguito negli hammām volto a donare benessere al corpo e alla mente, raggiungendo un intenso stato di rilassamento. Solitamente il rituale si svolge in ambienti separati per uomini e donne, anche se è possibile chiedere un trattamento di coppia.
Si parte con il lavaggio tradizionale del corpo, seguito da uno scrub con un panno intrecciato a mano, da un massaggio con la schiuma mentre si è distesi su una superficie di marmo caldo e si termina con un massaggio tradizionale turco. Davvero paradisiaco! Solo una piccola nota, per questa esperienza occorre mettere da parte la timidezza perché si è completamente nudi, solamente la zona pelvica è coperta da un piccolo telo di cotone.
Dormire in un cave hotel
Se deciderai di fare un viaggio in Cappadocia ti consiglio vivamente di provare l’esperienza di soggiornare in un cave hotel. Esistono moltissime strutture alberghiere, delle più disparate fasce di prezzo e dotate di ogni tipo di servizio, ricavate all’interno delle caratteristiche formazioni rocciose che hanno reso la Cappadocia famosa in tutto il mondo. Dentro e intorno a queste cavità scavate nel tufo sono cresciuti negli anni deliziosi alberghi e boutique hotel dove potrai dormire immergendoti completamente nell’atmosfera incantata di questo luogo. Spesso questi hotel sono dotati di terrazze panoramiche dove ammirare lo spettacolo delle mongolfiere all’alba. Durante il mio viaggio in Cappadocia ho soggiornato al Mia Cappadocia Cave Hotel e sono rimasta molto soddisfatta, te lo consiglio!
Assaggiare la cucina tipica della Cappadocia
La cucina turca è ricca di sapori e contrasti e non si può considerare completo un viaggio in questo paese senza aver provato alcuni piatti tipici; in Cappadocia potrai assaporare alcune pietanze davvero deliziose e particolari! Eccone alcune che secondo me dovresti proprio sperimentare:
- Testi Kebap: uno spezzatino molto saporito stufato all’interno di un vaso di terracotta, il vaso viene aperto direttamente al tavolo con un piccolo martello o un massiccio coltello
- Mutancana: uno spezzatino di carne con albicocche, prugne secche, fichi e cipolla cotto in una casseruola coperta con pasta sfoglia
- Gozleme: una sorta di piadina sottilissima farcita con patate, spinaci o formaggio; è molto bello osservare le donne dei villaggi che sedute su grandi cuscini cucinano questo classico street food
- Manti: si tratta di piccoli ravioli di pasta sfoglia ripieni di cipolle e carne macinata, serviti con una salsa a base di yogurt, aglio e pomodoro
- Köfte: sono gustose polpette di carne (manzo o agnello) accompagnate da salsa allo yogurt
- Pide: è una sfogli simile ad una pizza sottile e molto croccante, farcita con carne macinata e verdure, peretta per un pranzo veloce
- Caffè alla menta: tutti conoscono il caffè turco ma la sua versione alla menta è meno nota e merita di essere provata!
Acquistare artigianato locale
La Cappadocia è una terra ricca di antiche tradizioni artigianali che ancora oggi continuano a vivere grazie alle numerose botteghe che si trovano in tutte le città e i villaggi della regione. Dedicare un po' di tempo alla scoperta dei piccoli negozi e dei prodotti di artigianato è un ottimo modo per conoscere meglio la cultura e la popolazione locale. Per non parlare del fatto che, se sei alla ricerca di un souvenir di qualità, avrai l’imbarazzo della scelta! Tra i vari prodotti ti segnalo le famose ceramiche di terracotta dipinte a mano, i preziosi tappeti in lana, seta e cotone annodati con il tipico nodo turco, i gioielli in argento e rame (deliziosi quelli che riproducono piccole mongolfiere) e i prodotti alimentari come il vino (in Cappadocia vengono coltivate uve di grande qualità) o le deliziose albicocche disidratate.
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