L’acropoli di Atene è probabilmente la destinazione più amata e conosciuta di tutta la Grecia, nonché il simbolo indiscusso della capitale ellenica. Questo straordinario sito archeologico, che sorge nel cuore della città, fu edificato su un promontorio roccioso situato a 156 metri sul livello del mare e con i suoi monumenti domina Atene dall’alto.

Fu Pericle, nel V secolo a.C. a dare il via alla costruzione dell’Acropoli per come la concepiamo oggi, ma diversi studi hanno dimostrato la presenza di insediamenti umani in quest’area risalenti al paleolitico e al neolitico. Nella zona, già dall’antichità, vennero edificati luoghi di culto e palazzi ed in alcuni casi gli edifici che possiamo ammirare al giorno d’oggi sorgono sui resti di queste millenarie costruzioni. Nel corso della storia l’Acropoli ha attraversato vicissitudini che l’hanno portata più volte sull’orlo della distruzione; danneggiata dai bizantini, dai turchi e dai veneziani è sopravvissuta fino ad oggi, ricostruita e restaurata più e più volte fino ad essere riconosciuta, nel 1987, patrimonio mondiale UNESCO.

Visitare l’Acropoli di Atene equivale a fare un avvincente tuffo nel passato, un must che non si può perdere durante un viaggio nella capitale greca, anche per coloro che (come me) non sono appassionati di arte o storia. Queste rovine sono infatti talmente affascinanti e scenografiche, che meritano di essere visitate ed apprezzate anche dai “profani”.

In questo articolo ti racconterò quali sono i siti di maggior interesse, ed alcune curiosità, senza nessuna pretesa accademica, ma solo per dare una base conoscitiva anche ai meno esperti in materia! Ti darò anche alcuni consigli utili per goderti al meglio la visita all’Acropoli di Atene e ti racconterò la mia esperienza.

Partenone, dettaglio - Photo by Arno Senoner on Unsplash

Partenone, dettaglio - Photo by Arno Senoner on Unsplash

Panorama dell'Acropoli - Photo by Mauricio Muñoz on Unsplash

Panorama dell'Acropoli - Photo by Mauricio Muñoz on Unsplash

Quando visitare l'Acropoli di Atene

I periodi migliori per visitare Atene, e di conseguenza l’Acropoli, sono la primavera e l’autunno. In questi mesi, infatti, potrai godere dei monumenti senza il caldo soffocante dell’estate e senza la moltitudine di turisti che si assiepano nei mesi estivi. Se possibile evita i weekend così troverai il sito meno affollato. I due momenti migliori della giornata invece sono il mattino presto, all’apertura, se vorrai godere di maggiore tranquillità oppure nel tardo pomeriggio, al tramonto, quando i marmi degli edifici si tingono di spettacolari sfumature arancio.

Panorama dell'Acropoli - Photo by Leonhard Niederwimmer on Unsplash

Panorama dell'Acropoli - Photo by Leonhard Niederwimmer on Unsplash

Partenone - Photo by Spencer Davis on Unsplash

Partenone - Photo by Spencer Davis on Unsplash

Prezzi e orari di apertura dell'Acropoli di Atene

Il biglietto per l’Acropoli costa 20€, il ridotto invece 10€. Quando io sono andata fortunatamente non ho trovato fila all’ingresso ma spesso si verificano lunghe code di turisti in attesa. Per evitare di perdere tempo prezioso ad aspettare alla biglietteria ti consiglio di acquistare il biglietto direttamente online (qui il sito ufficiale). Se vuoi potrai scegliere l’opzione con audioguida.

Ricorda che il biglietto non comprende l’entrata al Museo dell’Acropoli, che è a parte. Esiste invece un multi-ticket (Athens ticket pass) che al prezzo di 30€ comprende l’ingresso ai 7 siti archeologici più importanti della città.

• Nel periodo estivo (1 aprile - 31 ottobre) gli orari di apertura sono:

lunedì 11:00 - 19:30

da martedì a domenica 8:00 - 19:30

• Nel periodo invernale (1 novembre - 31 marzo) gli orari di apertura sono:

da lunedì a domenica 8:30 - 17:00

Cosa occorre per la visita

Non occorre nulla di particolare per visitare l’Acropoli di Atene ma se vorrai goderti quest’esperienza al meglio ti consiglio di non dimenticare alcune cose: indossa scarpe comode, porta con te una bottiglietta d’acqua e tieni presente che il sito è totalmente all’esterno e quindi esposto agli agenti atmosferici. D’estate un bel cappello e un’adeguata protezione solare ti eviteranno antipatiche scottature e insolazioni, in inverno una berretta ed una sciarpa leggera ti proteggeranno dal vento!

Fatte queste doverose premesse ecco quali sono i siti di maggior interesse da non perdere all’Acropoli di Atene!

Partenone

Il grandioso tempio dedicato alla dea Atena Parthenos, la Vergine protettrice della città, è il monumento che nell’immaginario collettivo rappresenta al meglio Atene. Edificato tra la metà del V secolo a.C e il 432 a.C. sotto la supervisione di Fidia, in stile dorico, si caratterizza per le forme armoniose e allo stesso tempo imponenti e per il suo magnifico colonnato (presenta 8 colonne su ogni lato corto e 17 su ogni lato lungo). All’interno era presente un’enorme statua di Atena, alta circa 12 metri e costruita di materiali preziosi: oro e avorio, purtroppo andata perduta. Grazie ad una sorta di illusione ottica dovuta all’abilità dei suoi costruttori le proporzioni del Partenone hanno una caratteristica singolare: sono perfette da qualsiasi angolazione lo si guardi, ma non voglio svelarti altro… lo potrai constatare con i tuoi occhi!

Ad oggi non si conosce ancora con certezza quale fosse la funzione del Partenone, più che come luogo di culto (non è mai stato rinvenuto un altare vero e proprio) sembra fosse utilizzato con altri scopi, ad esempio come tesoreria. Nei secoli poi fu trasformato in chiesa cristiana, in harem e perfino in un deposito di munizioni. Purtroppo non è possibile entrare all’interno della struttura ma solo girargli intorno.

Colonnato del Partenone

Colonnato del Partenone

Partenone

Partenone

Eretteo

Situato sul lato settentrionale dell’Acropoli, questo tempio costruito tra il 421 e il 406 a.C. fu dedicato sia ad Atena che a Poseidone. A questo proposito il mito narra che proprio qui si svolse la battaglia tra queste due divinità che combatterono per aggiudicarsi il predominio su Atene. Solamente il dio che avesse fatto alla città il dono più prezioso si sarebbe aggiudicato la vittoria. Poseidone colpì con il suo tridente il terreno, dal quale balzò fuori uno splendido cavallo e donò l’animale ai cittadini. Atena invece conficcò la sua lancia nella terra dalla quale germogliò una pianta d’ulivo. Questo decretò la vittoria della dea.

L’Eretteo è famoso per la presenza delle Cariatidi, sei colonne dalle fattezze femminili che sorreggono il portico meridionale. Anche in questo caso mito e realtà si fondono e sono due le leggende che avvolgono l’origine di queste splendide statue. Per alcuni si tratta della rappresentazione di giovani fanciulle che erano solite eseguire danze rituali in onore della dea Artemide, per altri invece si tratta della raffigurazione delle sei figlie di Eretteo, una delle quali morì offerta in sacrificio agli dèi, seguita dalle altre sorelle che non sopravvissero al dolore della perdita. Quelle che si ammirano sono comunque copie, poiché le statue originali si trovano all’interno di un museo (cinque sono conservate al Museo dell’Acropoli, una al British Museum).

Eretteo

Eretteo

Eretteo, Cariatidi

Eretteo, Cariatidi

Propilei e Tempio di Atena Nike

I Propilei sono l'ingresso monumentale alla Acropoli. Una costruzione maestosa, composta da un corpo centrale e due laterali che predispone già il visitatore alla grandezza che si troverà ad ammirare dopo pochi passi. Costruito tra il 437 e il 432 a.C. delimitava l’ingresso all’area sacra, creando una sorta di confine tra la zona di profana quotidianità e quella dedicata al culto del divino.

Situato proprio accanto ai Propilei si trova il Tempio di Atena Nike, questo piccolo edificio abbarbicato sulla roccia, fu costruito nel 420 a.C. Dedicato alla dea della vittoria si caratterizza per la presenza di splendidi bassorilievi.

Propilei - Photo by Merch HÜSEY on Unsplash

Propilei - Photo by Merch HÜSEY on Unsplash

Tempio di Atena Nike - Photo by sfmmy on Unsplash

Tempio di Atena Nike - Photo by sfmmy on Unsplash

Teatro di Erode Attico

Adagiato alla base dell’Acropoli, nel versante sud-occidentale del sito, questo anfiteatro è in realtà anche un monumento funerario commissionato da Erode Attico per onorare la memoria di Aspasia Regilla, la moglie defunta. La costruzione iniziò nel 161 d.C. e vennero impiegati circa 10 anni per arrivare alla realizzazione di questo scenografico anfiteatro in pietra dai gradoni disposti su 32 file e che poteva ospitare fino a 5000 persone. La struttura viene utilizzata ancora oggi per numerosi concerti ed eventi culturali. Deve essere sicuramente emozionante partecipare ad uno spettacolo in una cornice così maestosa!

Teatro di Erode Attico - Photo by Corbett Campbell on Unsplash

Teatro di Erode Attico - Photo by Corbett Campbell on Unsplash

La mia esperienza all'Acropoli di Atene

Come premesso, io non sono appassionata di monumenti o musei, pertanto posso dare un giudizio assolutamente sommario sull’esperienza vissuta all’Acropoli di Atene. Ritengo che si tratti di una tappa imperdibile per chiunque decida di visitare la capitale greca e che il sito sia senz’altro di grande impatto e fascino ma dopo aver visitato quest’anno le meraviglie di Hierapolis e Laodicea in Turchia l’effetto wow per me non è scattato. Sicuramente due fattori hanno influito, il primo è che il Partenone in questo momento è una sorta di cantiere a causa degli imponenti lavori di restauro in corso. Il secondo è l’afflusso di turisti. Se in Turchia ho goduto dei siti archeologici con la compagnia di pochissimi visitatori, qui la presenza turistica era senza dubbio più impattante. Niente di terribile ma comunque sufficiente a togliere un pizzico di magia. Quelli che invece mi sono piaciuti moltissimo sono stati due elementi meno “tecnici” ma più di pancia, di emozioni. Il primo è stata la splendida vista sulla città che si gode dall’alto dell’Acropoli, una miriade di edifici bianchi che luccicano sotto i raggi del sole perdendosi fino all’orizzonte. Il secondo è quella strana sensazione di protezione che sembra emanare dal Partenone, quando lo si ammira dalle vie della città, come un guardiano silenzioso che da oltre 2000 anni continua a vegliare su Atene ed i suoi abitanti.

Vista dall'Acropoli di Atene

Vista dall'Acropoli di Atene

Bambine giocano davanti al Partenone

Bambine giocano davanti al Partenone