La Val di Fassa, in Trentino-Alto Adige, è la destinazione perfetta per tutti coloro che desiderano stare in contatto con la natura e dedicarsi alle attività all’aperto. Con centinaia di chilometri di sentieri poi, è un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti del trekking! Qui troverai sicuramente pane per i tuoi denti: dai percorsi per escursionisti esperti a quelli più facili, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Dopo essere stata diverse volte in Val di Fassa ho deciso di scrivere questo articolo dove ho inserito tutte le mie escursioni preferite, ecco una selezione di percorsi da non perdere se deciderai di trascorrere un’indimenticabile vacanza in Val di Fassa!

Prima di allacciare gli scarponi e partire però ricorda che la Val di Fassa è una meta molto gettonata! Hai già prenotato il tuo hotel? Se ancora non lo hai fatto ti consiglio di guardare qui perché ho preparato per te una selezione delle migliori strutture della Val di Fassa!

Hotel in Val di Fassa: dove dormire nel cuore delle Dolomiti

Rifugi Preuss e Vajolet

Rifugi Preuss e Vajolet

Canalone Sassolungo

Canalone Sassolungo

Viel del Pan

Si tratta di un sentiero piuttosto facile ma dai panorami incredibili. Partendo da Alba di Canazei, con la funivia si arriva comodamente a Col dei Rossi e da qui si raggiunge il rifugio Fredarola (volendo si può arrivare al rifugio anche a piedi partendo dal Passo Pordoi). Poi si imbocca il Viel del Pan (sentiero numero 601) che prosegue prevalentemente in piano fino all’omonimo rifugio. Lo spettacolo è di quelli che tolgono il fiato e per tutto il sentiero si è accompagnati da un panorama favoloso e da viste grandiose sulla regina delle Dolomiti: la Marmolada. Dal rifugio si può scende verso il lago Fedaia, incastonato nella valle, e anche in questo tratto la vista è da cartolina! Attenzione all’ultima parte del sentiero che risulta a tratti un po' ripida. Per chi volesse allungare un po' il percorso, poco dopo il rifugio Viel del Pan si trova la deviazione per Porta Vescovo. In entrambi i casi, comunque, occorre tornare ad Alba di Canazei con un bus navetta.  

• Percorso lungo circa 7 km

• Difficoltà: moderata-facile

Vista della Marmolada da Viel del Pan

Vista della Marmolada da Viel del Pan

Lago Fedaia visto dal Viel del Pan

Lago Fedaia visto dal Viel del Pan

Escursione alle Torri del Vajolet

Quella alle Torri del Vajolet è stata una delle escursioni che più ho amato in assoluto! Il percorso inizia dal rifugio Gardeccia, raggiungibile in due modi: da Ciampedie (con la funivia da Vigo di Fassa e poi seguendo il sentiero 540) o da Pera di Fassa (salendo con le seggiovie Vajolet I e II). Una volta raggiunto il Gardeccia si prosegue sul sentiero 546, un percorso immerso nello splendore del Catinaccio, ai piedi delle grandiose pareti rocciose che hanno fatto la storia dell’alpinismo sulle Dolomiti. Con una salita abbastanza impegnativa si raggiungono i rifugi Vajolet e Preuss, a pochi metri uno dall’altro. E una volta arrivati vi garantisco che sarete completamente senza fiato, non tanto per la fatica ma per il panorama che potrete ammirare tutto intorno a voi! Da qui si devia a sinistra sul sentiero per escursionisti esperti numero 542, un percorso su roccia con alcuni tratti attrezzati con fune metallica che conduce al rifugio Re Alberto I, proprio ai piedi delle magnifiche torri del Vajolet. La fatica sarà solo un ricordo di fronte a tutta questa bellezza!

• Percorso lungo circa 15 km

• Difficoltà: difficile

Sentiero verso il rifugio Vajolet

Sentiero verso il rifugio Vajolet

Simo sul sentiero per le Torri del Vajolet

Simo sul sentiero per le Torri del Vajolet

Ai piedi delle Torri del Vajolet

Ai piedi delle Torri del Vajolet

Lo splendore del Catinaccio

Lo splendore del Catinaccio

Escursione da Buffaure al Passo San Nicolò

Si tratta di una delle camminate più belle e panoramiche della Val di Fassa! Uno splendido percorso che si sviluppa quasi interamente in cresta con alcuni punti più esposti. Si parte da Pozza di Fassa con la telecabina, raggiungendo la conca del Buffaure. Da qui si può procedere fino al Col de Valvacin a piedi oppure con una comoda seggiovia. A questo punto si seguono le indicazioni verso il Passo San Nicolò. Lungo il percorso si raggiunge il Sass d’Adam, un bellissimo punto panoramico e la Sella Brunech, poi si imbocca il sentiero Lino Pederiva, un magnifico percorso in cresta (non adatto a chi soffre di vertigini a causa della presenza di diversi tratti esposti) con alcuni brevi passaggi attrezzati con fune metallica. La vista che si gode sul gruppo del Catinaccio, Sella, Pordoi e Marmolada è a dir poco grandiosa. Proseguendo si raggiunge il rifugio Passo San Nicolò, ideale per una sosta e poi si scende lungo il sentiero 608 attraverso la meravigliosa Valle San Nicolò. (Una volta a valle, si può procedere a ritroso di qualche centinaio di metri per raggiungere una graziosa cascata e la Baita alle Cascate). Si continua la discesa fino alla località Sauch, punto di arrivo e partenza per il navetto che collega la valle a Pozza di Fassa. Il navetto parte ogni 30 minuti circa, altrimenti si deve camminare per altri 5,5 km (purtroppo su asfalto).

• Percorso ad anello lungo circa 13 km

• Difficoltà: moderata

Sentiero Lino Pederiva verso il Passo San Nicolò

Sentiero Lino Pederiva verso il Passo San Nicolò

Rifugio Passo San Nicolò

Rifugio Passo San Nicolò

Giro del Sassolungo

Una fantastica escursione che si sviluppa tra la Val di Fassa e la Val Gardena. Si parte dal Passo Sella e si raggiunge il rifugio Toni Demetz, incastonato proprio nella forcella Sassolungo (che divide il Sassolungo dal Sassopiatto). Per arrivare al rifugio si può seguire il sentiero 525 oppure salire sulla pittoresca bidonvia (dove si sale in corsa) che arriva direttamente alla forcella. Da qui si scende in uno spettacolare anfiteatro racchiuso da imponenti pareti di roccia verticali lungo il sentiero 525 fino a raggiungere il rifugio Vicenza, uno dei più scenografici della zona. Occorre prestare attenzione lungo la discesa poiché è facile scivolare sul terreno ghiaioso e si può trovare neve fino a luglio inoltrato. Dopo il rifugio si procede a destra, sul segnavia 526, in un bel percorso panoramico con la vista che spazia sull’alpe di Siusi fino ad arrivare al rifugio Comici (dove le torte sono grandiose). Da qui occorre seguire le indicazioni verso il Passo Sella per concludere l’anello attraversando la Città dei Sassi, una suggestiva e labirintica pietraia dove centinaia di rocce dimorano su un verde alpeggio.

• Percorso ad anello lungo circa 11 km

• Difficoltà: moderata

Bidonvia verso la forcella del Sassolungo

Bidonvia verso la forcella del Sassolungo

Rifugio Vicenza

Rifugio Vicenza

Giro del Sassopiatto

Si stratta di una variante del percorso precedente (giro del Sassolungo). Subito dopo il rifugio Vicenza si trova un bivio ed in questo caso occorre proseguire verso sinistra, sul sentiero 527 che conduce al rifugio Sassopiatto. Da qui, imboccando il segnavia 557 si snoda uno splendido percorso panoramico che porta fino ai rifugi Pertini e Friedrich August. Seguendo le indicazioni verso il Passo Sella si termina il percorso ad anello.

(Per raggiungere il rifugio Vicenza ti rimando al paragrafo precedente)

Percorso ad anello lungo circa 12 km

• Difficoltà: moderata-facile

Giro del Sassopiatto

Giro del Sassopiatto

Panorami durante il giro del Sassopiatto

Panorami durante il giro del Sassopiatto

Escursione al lago Antermoia

Molto probabilmente il mio trekking preferito e di sicuro una delle escursioni più iconiche della Val di Fassa! Partendo dal rifugio Micheluzzi (che si può raggiungere grazie ad un comodo navetto che parte da Campitello di Fassa) si prosegue su strada bianca sul sentiero 532 immersi nello splendore della Val Duron. Poco dopo aver superato il rifugio Lino Brach si svolta a sinistra sul segnavia 578, iniziando una salita non molto ripida ma costante circondati prima da una vegetazione lussureggiante e poi da verdi pascoli. Una volta raggiunto il Passo delle Ciaregole lo scenario cambia e si prosegue su roccia dolomitica e ghiaia fino al Passo Dona dove la vista si apre su un panorama incantevole sul Vallone d’Antermoia. Proseguendo lungo il sentiero si arriva al rifugio Antermoia e all’omonimo lago adagiato nella conca dietro al rifugio. Un vero gioiello incastonato tra pareti di roccia e cielo! Si può rientrare dallo stesso percorso o scendere attraversando la verdissima val di Dona. Per chi fosse interessato ad un’escursione più lunga invece, consiglio di proseguire lungo il sentiero 584 che superando il Passo Principe conduce ai piedi delle Torri del Vajolet, ai rifugi Preuss e Vajolet.

• Lunghezza circa 14 km

• Difficoltà: moderata-difficile

Val Duron

Val Duron

Vista sul rifugio Antermoia

Vista sul rifugio Antermoia

Lago Antermoia

Lago Antermoia

Simo durante il trekking al lago Antermoia

Simo durante il trekking al lago Antermoia

Escursione da Ciampedie a Roda di Vael

Più panorami in un unico percorso: dal sentiero mozzafiato in quota a tratti immersi nel bosco, dalla roccia alle vallate di verdi pascoli, ecco cosa offre questo magnifico percorso! Si parte da Vigo di Fassa con la funivia Ciampedie e si seguono le indicazioni per Roda di Vael fino a raggiungere il Rifugio Negritella. Da qui si imbocca il sentiero 545, trovando poco dopo il cartello che indica Vial de le Feide, percorso da seguire. Il sentiero si sviluppa in quota costeggiando le Pale Rabbiose e ci si ritrova sotto l’imponente parete della Roda di Vael, in località Pael. Il panorama spazia dalla Marmolada, alle Pale dei San Martino, fino alla catena del Lagorai. Meraviglia pura. Da qui si prosegue seguendo il segnavia numero 541 fino ad arrivare al rifugio Roda di Vael. Il sentiero non presenta particolari difficoltà ma alcuni tratti, stretti e scoscesi, richiedono passo fermo e attenzione. Dal rifugio ti segnalo una deviazione interessante e veloce: seguendo il sentiero 549 in direzione del Passo Costalunga si raggiunge la famosa aquila in bronzo dedicata a Theodor Christomannos, pioniere del turismo sulle Dolomiti. Dopo essere tornati al rifugio si rientra seguendo il sentiero numero 545 che riporta a Ciampedie attraverso valli e boschi, attraversando pascoli e scenografiche pareti rocciose che ricordano quelle dei canyon americani.

• Percorso ad anello lungo circa 11 km

• Difficoltà: moderata

Sentiero per il rifugio Roda di Vael

Sentiero per il rifugio Roda di Vael

Sentiero 545 Ciampedie - Roda di Vael

Sentiero 545 Ciampedie - Roda di Vael

Escursione da Pass Pordoi a Piz Boè

Si tratta di un grande classico della Val di Fassa, un’escursione sulla cima più alta del gruppo Sella, a ben 3152 metri di quota! Si parte dal Passo Pordoi e si raggiunge a piedi la forcella Pordoi seguendo il sentiero 627 (per evitare la faticaccia di questa salita su ghiaione si può utilizzare la funivia che porta al Sass Pordoi, la famosa terrazza delle Dolomiti, e poi scendere fino alla forcella). Da qui, in un incredibile paesaggio lunare di roccia e detriti, occorre seguire le indicazioni per Piz Boè – Capanna Fassa fino ad arrivare sotto la parete del Piz Boè. La salita su roccia è piuttosto ripida e presenta tratti attrezzati con funi e gradini metallici fino ad arrivare in cima, dove fa capolino il piccolo rifugio Capanna Piz Fassa. Fermarsi per riprendere fiato ma soprattutto per ammirare il panorama è un obbligo e sarà una di quelle viste che resteranno indelebili nella memoria! Si scende dalla parte opposta alla salita, sul segnavia, 638 su un ripido ghiaione fino ai pressi del rifugio Boè, poi si prosegue sempre in discesa fino alla forcella e al Passo Pordoi.

• Percorso lungo circa 15 km

• Difficoltà: difficile

Vista dal Sass Pordoi

Vista dal Sass Pordoi

Piz Boè

Piz Boè

Escursione al Passo le Selle e Altavia Bepi Zac

L’escursione parte dal Passo San Pellegrino dove si lascia l’auto e si imbocca il sentiero numero 604 che, in salita costante, conduce alla Baita Paradiso. Inizialmente si cammina su una strada bianca (piuttosto anonima a dire il vero) poi, superata la baita si passa a sterrato e roccette e il panorama si apre. Proseguendo sullo stesso sentiero si raggiunge lo scenografico Passo Le Selle con l’omonimo rifugio arroccato sulla sommità dell’altura come una piccola fortezza. Da qui inizia l’alta via Bepi Zac, un sentiero attrezzato che necessita di imbrago e set da ferrata. Anche se deciderai di fermarti, senza proseguire per la via ferrata, potrai godere di una vista grandiosa e una sosta al rifugio è super consigliata. Non per niente fu lo stesso Bepi Zac a voler dedicare il rifugio “a tutti i vagabondi della montagna”. Si scende percorrendo a ritroso lo stesso percorso.

• Percorso lungo circa 10 km (esclusa la via ferrata)

• Difficoltà: facile-moderata (esclusa la via ferrata)

Rifugio Passo Le Selle

Rifugio Passo Le Selle

Vista dal Passo Le Selle

Vista dal Passo Le Selle

Escursione al rifugio Fuciade

Partendo dal Passo San Pellegrino si arriva al rifugio Fuciade percorrendo il sentiero numero 607. Un facile percorso, adatto anche ai bambini, che si sviluppa su strada bianca e sterrato in una splendida conca di verdi pascoli punteggiata dai tabià, antiche cascine in legno. Lo sguardo si perde sui gruppi montuosi che circondano la vallata, in particolare sulla catena del Costabella. Una vera e propria cartolina! Trattandosi di un percorso adatto a tutti è molto frequentato, quindi se si desidera mangiare al rifugio è consigliabile prenotare un po' in anticipo per non rischiare di non trovare posto. Per chi volesse allungare un po’ il percorso è interessante la prosecuzione verso Forca Rossa o la discesa al Rifugio Flora Alpina.

• Lunghezza circa 7 km

• Difficoltà: facile

Cascine lungo il sentiero per il rifugio Fuciade

Cascine lungo il sentiero per il rifugio Fuciade

Panorami sul sentiero verso il rifugio Fuciade

Panorami sul sentiero verso il rifugio Fuciade

Sono sicura che anche tu, percorrendo questi fantastici percorsi, ti innamorerai delle bellezze della Val di Fassa!

Prima di partire però, hai controllato di avere tutta l'attrezzatura necessaria per il trekking? Ti suggerisco di dare un'occhiata qui per verificare di non aver dimenticato nulla di importante!

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